Rivedi il webinar di Roberto Salini dell'edizione 2021 e ricevi indicazioni pratiche su come gestire i rapporti transfrontalieri online alla luce della normativa che bandisce il Geoblocking.
Un rapido sguardo ai principali obblighi imposti dal Regolamento UE 2018/302
Come adeguarsi al regime comunitario, evitando pesanti sanzioni in materia (sino a 5 milioni di euro, ex art. 27 Codice del Consumo)
In vigore dal 2018, il Regolamento sui blocchi geografici ingiustificati vieta e sanziona ogni forma di discriminazione basata sulla nazionalità e/o residenza dei clienti, come sul luogo di stabilimento delle imprese, secondo il principio dello “Shop Like a Local”. Bloccare l’accesso a un sito web, imporre prezzi discriminatori, offrire condizioni di pagamento differenziate per nazionalità o residenza, sono alcune fra le pratiche disciplinate dal Regolamento.
Volto a rafforzare un Mercato Unico Digitale, nella sua applicazione pratica, solleva non pochi dubbi e vari interrogativi nelle aziende che devono applicarlo nella propria attività quotidiana:
- Cos’è il Geoblocking e come il suo divieto impatta sul mio e-Shop?
- Il Regolamento riguarda anche le vendite interne?
- Il cliente ha diritto di accedere ad ogni sezione del mio sito e pertanto ad ogni mia promozione online?
- Posso bloccare un cliente, reindirizzandolo all’interfaccia web dello Stato di provenienza?
- Devo vendere obbligatoriamente ad ogni cliente nell’Unione?
- Devo consegnare in ogni Stato membro?
- Sono obbligato a fornire accessori utili e/o necessari per un dato mercato specifico (prese elettriche, adattatori, ecc.)?
- È lecito bloccare la vendita, o reindirizzarla altrove, in base al luogo di emissione della carta di credito/debito del cliente?
- Il professionista potrà sospendere la consegna, qualora vi siano dubbi sul pagamento transfrontaliero?